Riduzione della butteratura amara
La butteratura amara è una fisiopatia associata alla carenza di calcio nel tessuto delle pomacee che riduce la qualità e la commerciabilità dei frutti.
I sintomi spesso si manifestano durante la conservazione sotto forma di lesioni di colore bruno/nero o macchie da 2 a 10 mm di diametro. Sotto le lesioni sono visibili dei piccoli affossamenti simili ad ammaccature.
Affinché il calcio non sia bloccato o limitato da altri elementi nutritivi antagonisti è necessario che la nutrizione delle colture sia bilanciata.
Nutrizione delle colture e butteratura amara
Fosforo
Le sperimentazioni hanno dimostrato che il Fosforo migliora le caratteristiche di conservazione a lungo termine, riducendo la butteratura amara. È tuttavia necessario procedere con cautela, poiché alcune formulazioni di fosfati possono contenere cationi antagonisti del Calcio e incrementare dunque il rischio di butteratura amara.
Potassio e Calcio
Il Potassio è uno dei nutrienti più importanti per alcune caratteristiche qualitative. Tuttavia, è importante che le concentrazioni di Potassio siano in equilibrio con altri nutrienti, in particolare il Calcio, in quanto l'assorbimento preferenziale del Potassio rispetto al Calcio aumenta significativamente l'incidenza della butteratura amara.
Il rapporto K:Ca generalmente accettato è pari a 15 per frutti di 40 - 60 g e non superiore a 30 al momento della raccolta, al fine di ridurre i rischi di butteratura amara.
La disponibilità nel suolo è importante, ma deve essere integrata con irrorazioni mirate affinché i frutti ricevano una maggiore quantità di Calcio. La qualità del frutto migliora proporzionalmente al numero di irrorazioni, che devono proseguire fino alla raccolta.
Boro
I programmi di irrorazione con Boro sono utili anche per l'assimilazione del Calcio e riducono la butteratura amara e la plara delle mele.
Magnesio
È necessario procedere con cautela in quanto un uso eccessivo del Magnesio può ridurre l'assorbimento del Calcio e aumentare il rischio di butteratura amara, come dimostrato dagli studi condotti in Polonia con le mele Jonagold.
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